La luce naturale by Marco Archetti

La luce naturale by Marco Archetti

autore:Marco Archetti [Archetti, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-02-03T12:00:00+00:00


8

Duecentomila euro

«Ho visto mamma sorridere.»

Elvira è immobile come un osso, viva ventiquattr’ore oltre la scadenza.

Giovedì mattina: mentre Flavio è al bar, Gabriele lo sussurra a Tiziana. «Ti giuro, sorrideva.»

«Stai scherzando? E quando?»

«L’altroieri. Ero qui da solo. Mi sono avvicinato e lei mi ha sorriso. E dopo ho anche sentito un profumo.»

Tiziana sospira, rimesta nella borsa alla ricerca della boccetta di salvataggio e tracanna un lungo sorso. Andava preso sul serio, Gabriele? Era credibile quella storia? E perché sua madre la stava mettendo così a dura prova? Per carità, Giani non era da meno... ma siccome glielo doveva, siccome non poteva fare altrimenti, alla fine aveva obbedito ai suoi ordini e imposto all’infermiera di non vestirsi da infermiera, così adesso Barbara viene vestita con i suoi colori, i suoi toni vivaci da matrioska, le cosce scoperte e le gonne troppo micro.

Di sera, verso le sei, ritorna il medico.

Il solito rituale – auscultazione, osservazione, picchiettii. «Niente di nuovo» dice senza guardare in faccia nessuno.

Eppure sono tutti lì.

C’è Dario, che ha saltato il pranzo e non dice una parola da quando è arrivato.

C’è Alessandra, che singhiozza e accarezza senza sosta la fronte di Elvira.

C’è Gabriele, che non ha chiuso occhio per il caldo e comincia a sentire il peso di tutto ciò che incombe, compreso il weekend lontano da Enri.

Tiziana non ha dormito un minuto. Un herpes in arrivo, poi ha pensato a Giani. Al fatto che l’ha baciato d’impulso. Al fatto che Flavio vuole denunciarlo mandandole a monte i piani sentimentali. Ma era soprattutto la verità bancaria a pesarle ancora sull’anima. Come accidenti era potuto accadere? Duecentomila euro che spariscono... A chi li aveva dati sua madre? E perché occultare l’operazione? Tiziana deve venire a capo di quel giallo. E come si emette un contrordine, adesso vorrebbe bloccare tutto. Vorrebbe revocare le Ave Marie. Vorrebbe che sua madre non se ne andasse, ma rimanesse tra loro. Che risorgesse dal letto e spiegasse tutto, chiarendo non tanto cosa c’è Di Là (verità differibile) quanto cosa è successo Di Qua (verità urgentissima).

Nel guardare la vita che si sta sbarazzando di lei, Tiziana sa che quella domanda potrebbe restare per sempre una domanda. E che adesso dovrà lottare anche di più, per tutti quei soldi in meno.

Ma intanto i giorni passano, gli enigmi si moltiplicano, e anche se il medico dice ogni volta «ci siamo, mi spiace», il vero dispiacere non arriva mai.

Flavio lo guarda con sospetto: è giovane, lavora in agosto quando i suoi colleghi sono in ferie... ci sarà da fidarsi?

Dopo la visita lo segue per vedere che macchina ha, poi si piazza al bar di Virginia e da là richiama Palombini.

Ma Palombini non risponde.

Allora fa il numero di Schneider.

L’ematoma color melanzana lo ha martellato tutta la notte e lo ha messo alle strette, lo ha interrogato e assediato al buio, quindi adesso prenderà il coraggio a due mani. Deve sapere, ne ha il diritto. Il tempo incalza e urge organizzarsi.

Schneider è gentile, la gentilezza tipica di chi si è già tirato fuori.

E gli dice che quell’idea dell’Iliade non è male.



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